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5 STEP NECESSARI PER INIZIARE A VENDERE ONLINE

La pandemia di Covid-19 che ha investito il nostro quotidiano da più di un anno a questa parte ha segnato un cambiamento radicale in tutti i settori della nostra vita, e dettato nuove regole: di comportamento, sociali, di lavoro, economici.

I cosiddetti “small business” ne hanno risentito come tutti, ma in un modo del tutto inaspettato hanno anche ridefinito la loro ragione d’essere e riscritto le proprie regole per restare nel gioco e iniziare a vendere online.

DA POCA LUNGIMIRANZA A CRESCITA CONSAPEVOLE

Il primo grande impatto della pandemia sui piccoli business si è riversato senza dubbio sulla vendita online: digiuni di comunicazione digitali, molti piccoli imprenditori hanno dovuto ammettere di essere indietro rispetto ai tempi e hanno dovuto adeguarsi in tempi strettissimi, mettendo in piedi non solo un sistema di e-commerce che hanno sempre rimandato, ma anche tutto l’ecosistema di comunicazione che gravita intorno a esso. E non è poco.

Un piccolo business che si apre alla vendita online, infatti, deve affrontare, tra le altre cose:

  • la realizzazione di un sito web con e-commerce, in linea con la propria immagine di brand;
  • l’ottimizzazione di un flusso di vendita e spedizione che sostenga la richiesta dovuta al nuovo strumento e tenga conto anche di eventuali resi;
  • la creazione di contenuti che supportino la vendita e facciano notorietà al prodotto online;
  • L’allocamento di un budget per la pubblicità e il retargeting sui principali canali social o su Google.

Insomma, uno sforzo notevole, che richiede la partecipazione di professionisti con competenze diversificate e, naturalmente, budget.

C’è da dire che tutti, nessuno escluso, hanno cercato il cambiamento per adattarsi alla situazione: chi convertendo la propria produzione, chi aprendosi alla delivery e chi, come sopra, dando vita a e-commerce per continuare a guadagnare nonostante le chiusure obbligate.

Quel che è certo è che i piccoli business, oggi, non sono più gli stessi rispetto all’anno scorso.
Tutti quanti hanno acquisito la consapevolezza che restare fuori dal sistema digitale non è più possibile.

 

APRIRSI AL DIGITALE: IL MARKETING PER I PICCOLI BUSINESS

Un business online richiede investimenti, come puoi vedere. Mentirei se ti dicessi che basta aprire una pagina Facebook – et voilà! – il gioco è fatto.

La verità è che, se non sei pronto ad affrontare le spese che richiedono tutti i passi che devi fare, devi ragionare almeno per piccoli step.

Vediamo insieme quali!

 

1) CHE IMMAGINE HA IL TUO BRAND?

Uno dei problemi più comuni dei piccoli business che approdano in rete è l’immagine: vedo spesso loghi e siti fatti in casa, poco riconoscibili, a volte molto confusi, che comunicano un posizionamento del tutto diverso rispetto al prodotto.

La prima cosa che devi fare, è capire se la tua immagine ti rispecchia come vorresti e, soprattutto, se rispecchia il tuo posizionamento.

Fa’ in modo che tutti gli elementi grafici dei tuoi canali online – sito web e canali social – siano coordinati. Ricorda che devi essere riconoscibile ovunque; questo non può succedere se hai il sito con un’immagine grafica, i social con un’altra e poi in negozio ancora un altro stile. Uniforma tutto, pensando al tuo target. Chi vuoi attirare? Ti rivolgi alle masse, e quindi va bene restare sul pop, oppure vendi prodotti che si avvicinano a un target disposto a spendere molto e quindi devi essere più ricercato? L’abito FA il monaco, non c’è molto altro da dire: vestiti a seconda dell’occasione che rappresenti.

 

2) SITO WEB E SEO: CHI CERCA, TROVA!

E veniamo al tasto davvero dolente: se non fai un ragionamento sulle chiavi di ricerca, il tuo sito lo troverà soltanto chi ha l’indirizzo. Verosimilmente, tu e i tuoi collaboratori.

Il posizionamento di un sito e delle sue pagine si fonda sulle ricerche degli utenti sui motori principali (ma possiamo dire proprio Google, dài): lavorare sulla SEO è importante per fare in modo che i potenziali clienti ti trovino tramite determinate query. 

Per trovarle, devi fare un’analisi approfondita di tutte le chiavi principali con cui potresti essere intercettato. Un bravo professionista sarà in grado di aiutarti a scegliere quelle con meno competizione, ma abbastanza ricerche da essere aggredibili, e ti aiuterà a scrivere i contenuti in base alle suddette parole chiave per arrivare alle persone giuste, ottimizzando tutti gli strumenti dedicati alla SEO disponibili nei più comuni CMS (mai sentito parlare, ad esempio, di WordPress? Ecco, quello è un CMS, che sta per Content Management System).

 

3) IL BLOG AZIENDALE: LA TUA COMPETENZA VA IN SCENA (ANZI, ONLINE)

Prima di iniziare a scrivere contenuti su un blog, devi farti delle domande.

Per esempio:

  • Che cosa cercano i miei clienti? 
  • Quali sono gli argomenti principali che interessano il mio pubblico? 
  • Hanno dei problemi? In che modo io posso fornire loro una soluzione con il mio prodotto? 

La tendenza è scrivere a caso su ciò che ci piace dire, ma spesso questo non significa intercettare le vere domande della nostra audience. Prepara un timone dei contenuti editoriali dando le risposte al tuo target prima ancora che faccia delle domande, e lo avrai conquistato. Inoltre, racconta il tuo business e i tuoi valori, perché sono quelli che spesso fanno la differenza e convincono le persone che sei tu la persona che cercano, o il prodotto che fa per loro.

 

GOOGLE, MI LEGGI? CONTENUTI CHIARI ED ESAUSTIVI

Una volta che avrai individuato i temi da approfondire sul blog, tieni presente che l’algoritmo di Google è studiato per mettersi sempre di più nei panni del lettore. Per questo, la prima regola è SCRIVI BENE: un buon articolo dovrà essere:

  • in italiano corretto;
  • con un incipit, un corpo e una conclusione; 
  • esaustivo;
  • suddiviso in paragrafi con H2, H3 etc., che ne individuino gli argomenti;
  • spiegato con parole semplici.

Solo così avrà sempre valore; anche qualora l’algoritmo dovesse cambiare – e puoi giurarci, lo farà!

 

4) E-COMMERCE: PAGINE PRODOTTO CHE SPACCANO!

Implementare un e-commerce sul proprio sito il più delle volte è una spesa piuttosto corposa, ma pensa da imprenditore: si tratta di un buon investimento che ti aiuterà ad aumentare in modo sensibile le vendite! Quindi, primo consiglio: chiedi a un professionista di farlo, non fermarti alle offerte di hosting mordi-e-fuggi dei servizi più conosciuti se vuoi giocare seriamente.

Ricorda che il tuo cliente ha a disposizione tutti gli e-commerce più famosi a distanza di un click: per questo, anche se non sei Amazon, devi fare le cose bene come Amazon!

Cura le pagine prodotto con descrizioni approfondite, scegli immagini accattivanti, scrivi le Frequented Asked Questions dei tuoi clienti, seleziona bene le chiavi di ricerca, metti in piedi un efficiente sistema di assistenza e – cosa che viene spesso trascurata, purtroppo, inserisci le recensioni di chi ha già acquistato! Il passaparola non è mai morto, anzi, gode di ottima salute e i tuoi clienti soddisfatti sono i tuoi principali sostenitori e portavoce. Non sprecare il valore della loro opinione! 

 

5) SOCIAL: SÌ, GRAZIE, MA QUALI?

Non puoi e NON DEVI essere su tutti i social del pianeta, non mi stancherò mai di ripeterlo. La domanda che ti aiuterà a scegliere è una: dov’è il mio target?

Se fai B2B e i tuoi clienti sono le aziende, per te saranno più utili LinkedIn e Facebook; se vendi servizi, puoi fare personal branding su Instagram. Se i tuoi clienti sono giovanissimi, è molto più probabile che tu li trovi su TikTok.

Scegliere di essere presente ovunque disperde le tue energie: checché ne dicano “i cuggini”, fare comunicazione sui social network in modo serio è un vero e proprio lavoro e richiede strategia, contenuti di qualità e – accettalo – INVESTIMENTO: altrimenti è come se comprassi una macchina sportiva senza benzina. Resti fermo e hai meno soldi sul conto in banca. 

L’obiettivo deve essere guadagnare per reinvestire in campagne a pagamento. Altrimenti puoi anche farne a meno.

Oggi più che mai non basta solo essere online, ma devi esserci con un criterio di crescita e di strategia. Capisco: è un mondo per tanti versi complesso, per chi non lo vive ogni giorno; per fortuna non devi fare per forza tutto da solo: puoi decidere di delegare la strategia a un professionista, oppure scegliere di formarti per fare da solo, ma nel modo giusto. 

Insomma: scegli cosa è meglio per te, a seconda della tua capacità di investimento, ma buttati in pista! Se non inizi a ballare, qualcuno lo farà al posto tuo, e questo non possiamo proprio permetterlo, non credi?

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